Come installare un impianto fotovoltaico? [Facile con EcoFlow]
Installare un impianto fotovoltaico può sembrare un’impresa impegnativa, ma con la giusta guida e le giuste risorse, puoi renderlo un compito facile e soprattutto gratificante nell’immediato e nel tempo. In questo articolo, esploreremo tutti gli aspetti dell’installazione di un impianto fotovoltaico, dal processo di pianificazione alla selezione dell’attrezzatura migliore e alla relativa procedura di installazione, tutto con l’aiuto di EcoFlow, leader nel settore dell’energia solare.
Posso installare un impianto fotovoltaico da solo?
Questo è il primo dubbio che molte persone si pongono. Una domanda lecita a cui spesso è difficile trovare risposta, visto che molti produttori ed aziende preferiscono gestire tutto il processo, dalla produzione ed approvvigionamento dei materiali all’installazione.
La buona notizia è che è possibile installare in autonomia il proprio impianto fotovoltaico. C’è ovviamente da fare attenzione a rispettare normative locali ed eventuali leggi relative all’energia solare. Attenzione anche ai regolamenti edilizi e alle norme di sicurezza, soprattutto in caso di installazione sul tetto. In caso di immobile condiviso poi sarà necessario verificare eventuali regolamenti condominiali e informare l’amministratore.
Se poi si desidera qualcosa di meno impegnativo dal punto di vista della sicurezza e dell’installazione, in caso di fai da te, si potrebbe valutare l’installazione di un fotovoltaico da balcone, invece di quello “da tetto”.
Stabilita la possibilità di operare in maniera indipendente, vediamo quali sono i prossimi passi per quanto riguarda l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Installazione di un impianto fotovoltaico, i vari passi
Progettazione
Definito il tipo di fotovoltaico più adatto per le proprie esigenze è tempo di andare a fare qualche misura. Conoscendo l’area disponibile si potrà infatti andare “a giocare” con le dimensioni dei pannelli solari al fine di ottimizzare l’area a disposizione. Anche in questo ambito EcoFlow ci viene incontro, proponendo nel suo catalogo una gamma completa di pannelli anche dal punto di vista dimensionale, dal grande formato da 400 Watt di potenza a quello piccolo da 100 Watt.
In questa fase sarà poi possibile selezionare anche la tipologia di pannello, scegliendo tra quello rigido, perfetto per il tetto di casa o la ringhiera del balcone e quello flessibile, adatto invece per tende e verande. I pannelli solari esistono poi anche in versione portatile e trasportabile ma in questo fattore di forma sono più pensati per un’attività di tipo outdoor.
Non solo pannelli
I pannelli solari sono il primo anello e parte più evidente e visibile di un impianto fotovoltaico. Acquistare solo gli stessi senza preoccuparsi del resto significherebbe infatti fare solo una spesa con un ritorno nullo. In base al pannello scelto sarà quindi necessario valutare che tipo di supporti di fissaggio serviranno. Sarà poi necessario aggiungere oltre alla necessaria cavetteria un inverter o una Power Station, un elemento elettronico la cui funzione principale è quella di convertire la corrente elettrica continua generata dal pannello in corrente alternata, formato utilizzato dagli elettrodomestici e dai sistemi di illuminazione presenti nelle nostre case.
In questa fase dovremo poi fare un altra scelta importante, che volendo potremo anche posticipare, quella di come gestire l’eventuale surplus energetico generato.
Batteria e Power Station
L’energia generata dal pannello solare e adeguatamente “preparata” dall’inverter è immediatamente pronta per essere utilizzata. Ma se non c’è consumo o lo stesso è inferiore alla capacità massima generata i pannelli lavoreranno senza esprimere totalmente il loro potenziale. Per evitare questo “spreco” sono due le soluzioni a disposizione:
Cessione dell’energia. Questa opzione permette di cedere l’energia prodotta in eccesso all’operatore di rete, che due volte all’anno provvederà a pagarla tramite un bonifico su conto corrente. Si tratta ovviamente di un’opzione che non fa diventare ricchi, attuabile solo con impianti montati su tetto e per cui è stata fatta una modifica e un adeguamento all’impianto elettrico di casa. A questi “ostacoli” fisici se ne aggiunge poi anche uno burocratico, dato dai lunghi tempi necessari per l’attivazione.
Accumulo dell’energia. Questa opzione, possibile tramite una Power Station e/o una o più batterie montate nell’impianto, permette di risolvere la variabilità dell’energia solare. La batteria ricaricabile funge infatti da vero e proprio polmone, permettendo di accumulare il surplus energetico che potrà essere utilizzato nelle ore serali, nelle giornate piovose o nei momenti di maggior consumo. Questa opzione, che prevede un investimento iniziale maggiore è quella che consente nel lungo periodo un risparmio più elevato (considerando poi che la durata media dei sistemi fotovoltaici supera ampiamente i 25 anni, l’investimento iniziale aggiuntivo viene ampiamente ripagato).