Bando Agrivoltaico PNRR: Opportunità 2025 per Aziende Agricole
L'agrivoltaico rappresenta una delle innovazioni più promettenti nel panorama delle energie rinnovabili, offrendo una soluzione che permette di combinare efficacemente la produzione agricola con la generazione di energia solare. Questo approccio innovativo consente di utilizzare lo stesso terreno per due scopi complementari: la coltivazione di prodotti agricoli e la produzione di energia pulita, ottimizzando così l'uso del suolo e creando nuove opportunità di reddito per le aziende agricole.
Nel contesto dell'impegno europeo per la transizione ecologica, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano ha previsto specifici finanziamenti per promuovere lo sviluppo di sistemi agrivoltaici nel nostro paese. Il bando agrivoltaico PNRR rappresenta quindi un'opportunità significativa per le aziende agricole italiane che desiderano innovare e diversificare la propria attività nel 2025.
Nella nostra esperienza con i clienti del settore agricolo, abbiamo riscontrato come le soluzioni EcoFlow possano integrarsi perfettamente in progetti agrivoltaici, fornendo sistemi di accumulo energetico affidabili per alimentare sistemi di irrigazione, dispositivi di monitoraggio ambientale e altre attrezzature agricole, garantendo continuità operativa e massimizzando l'autoconsumo dell'energia prodotta.
Cos'è il Bando Agrivoltaico PNRR
Il bando agrivoltaico si inserisce nella Missione 2 "Rivoluzione verde e transizione ecologica" del PNRR, specificamente nella Componente 2 "Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile". L'obiettivo principale è promuovere l'installazione di sistemi ibridi agricoltura-produzione energetica, contribuendo sia all'incremento della capacità di generazione di energia da fonti rinnovabili, sia al sostegno del settore agricolo italiano.
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in collaborazione con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ha annunciato la riapertura del bando per il periodo dal 1° aprile 2025 al 30 giugno 2025, con una dotazione finanziaria significativa destinata a sostenere progetti agrivoltaici innovativi in tutto il territorio nazionale.
I beneficiari di questo bando includono diverse categorie di operatori del settore agricolo:
Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria
Società agricole
Cooperative agricole
Consorzi agrari
Associazioni Temporanee di Impresa (ATI) che includano almeno un imprenditore agricolo
Reti di impresa con almeno un soggetto agricolo
Gli interventi finanziabili attraverso il bando agrivoltaico PNRR riguardano l'installazione di impianti fotovoltaici avanzati che consentano la continuità dell'attività agricola sottostante. Questi impianti devono essere progettati specificamente per garantire che la produzione energetica non comprometta la produttività agricola, ma anzi la supporti e potenzialmente la migliori.
Il bando prevede due forme principali di incentivo:
Un contributo a fondo perduto, che può coprire fino al 40% dei costi ammissibili per la realizzazione dell'impianto
Una tariffa incentivante sull'energia elettrica prodotta e immessa in rete, erogata per un periodo di 20 anni
Questa duplice forma di sostegno rende il bando particolarmente attrattivo, permettendo di ammortizzare rapidamente i costi di investimento e di generare un flusso di ricavi stabile nel lungo periodo.
Requisiti e criteri di ammissibilità
Per partecipare al bando agrivoltaico PNRR, le aziende agricole devono soddisfare una serie di requisiti fondamentali. In primo luogo, è necessario che il soggetto richiedente rientri nelle categorie dei beneficiari precedentemente elencate e che sia in regola con gli obblighi contributivi e fiscali.
L'impianto agrivoltaico proposto deve rispettare specifiche caratteristiche tecniche e prestazionali:
Deve essere di nuova costruzione e utilizzare componenti nuovi
La potenza nominale dell'impianto deve essere compresa tra 40 kW e 1 MW
Deve essere realizzato su terreni agricoli, garantendo la continuità dell'attività agricola sottostante
Deve prevedere soluzioni tecnologiche avanzate che permettano di ottimizzare sia la produzione energetica che quella agricola
Deve garantire una riduzione significativa dell'impronta a terra rispetto ai tradizionali impianti fotovoltaici a terra
I criteri di priorità che vengono utilizzati per la selezione dei progetti includono:
Innovatività delle soluzioni tecnologiche adottate
Compatibilità con le colture e l'attività agricola esistente
Effetti positivi sulla biodiversità e sul microclima locale
Localizzazione in aree con alte potenzialità di irraggiamento solare
Coinvolgimento di giovani agricoltori o imprenditrici agricole
Localizzazione in aree marginali o in territori che hanno subito eventi calamitosi
Progetti che prevedono l'installazione di sistemi di accumulo energetico
Da sottolineare che il bando richiede anche che l'attività agricola sottostante l'impianto agrivoltaico sia mantenuta per tutta la durata dell'incentivo (20 anni), con verifiche periodiche da parte degli organi competenti per confermare la continuità produttiva agricola.
Nella nostra esperienza con progetti agrivoltaici, abbiamo riscontrato che le soluzioni che meglio integrano produzione energetica e agricola sono quelle che considerano fin dalla fase di progettazione le specifiche esigenze delle colture in termini di luce, acqua e microclima.
Come presentare la domanda (scadenze e modalità)
La finestra temporale per la presentazione delle domande di partecipazione al bando agrivoltaico PNRR è fissata dal 1° aprile 2025 al 30 giugno 2025. Tutte le richieste devono essere inoltrate esclusivamente attraverso il portale informatico del GSE, appositamente predisposto per la gestione di questa misura incentivante.
La procedura di presentazione della domanda prevede diverse fasi:
Registrazione al portale GSE e accesso all'area riservata
Compilazione del formulario online con i dati dell'azienda agricola e del progetto agrivoltaico
Caricamento della documentazione richiesta in formato digitale
Invio della domanda e ricezione della ricevuta di avvenuta presentazione
La documentazione necessaria da allegare alla domanda include:
Piano di sviluppo agrivoltaico, che descriva in dettaglio sia l'impianto energetico che l'attività agricola prevista
Preventivi dettagliati dei costi di realizzazione dell'impianto
Progetto tecnico dell'impianto agrivoltaico
Documentazione attestante la disponibilità del terreno (proprietà, affitto, diritto di superficie)
Autorizzazioni già ottenute o richieste presentate agli enti competenti
Documentazione comprovante la qualifica di imprenditore agricolo
Studio sull'impatto ambientale e sulla biodiversità
Piano economico-finanziario che dimostri la sostenibilità del progetto
È importante sottolineare che la valutazione delle domande avverrà secondo l'ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. È quindi consigliabile preparare tutta la documentazione con largo anticipo e presentare la domanda non appena il portale sarà attivo.
Il GSE procederà all'esame delle domande e comunicherà l'esito dell'istruttoria entro 90 giorni dalla data di presentazione. In caso di approvazione, il beneficiario avrà 18 mesi di tempo per realizzare e connettere l'impianto agrivoltaico alla rete elettrica.
Integrazione con le soluzioni EcoFlow
Le soluzioni EcoFlow possono giocare un ruolo fondamentale nell'ottimizzazione dei progetti agrivoltaici, permettendo di massimizzare i benefici sia per la componente energetica che per quella agricola. I nostri sistemi di accumulo energetico, in particolare, si integrano perfettamente con gli impianti agrivoltaici, offrendo numerosi vantaggi per le aziende agricole.
Le power station EcoFlow, con la loro capacità di accumulo scalabile, possono essere utilizzate per:
Alimentare sistemi di irrigazione intelligenti, garantendo il funzionamento anche nelle ore notturne o in assenza di produzione diretta dall'impianto fotovoltaico
Fornire energia a sensori e dispositivi IoT per il monitoraggio dei parametri ambientali e colturali
Alimentare sistemi di illuminazione a LED per serre o per estendere il ciclo di crescita di determinate colture
Ricaricare veicoli elettrici aziendali, contribuendo alla decarbonizzazione dell'intera filiera produttiva
Garantire continuità operativa a sistemi di refrigerazione per prodotti deperibili
Alimentare piccoli macchinari agricoli nelle zone più remote dell'azienda
Uno dei principali vantaggi delle soluzioni EcoFlow è la loro modularità e portabilità. Le power station portatili possono essere facilmente spostate dove serve energia, consentendo operazioni agricole anche in aree remote o in caso di interruzione temporanea della corrente. Questo aspetto è particolarmente prezioso per le aziende agricole che operano su terreni estesi o in zone con infrastrutture energetiche meno sviluppate.
Inoltre, i nostri sistemi di accumulo permettono di ottimizzare l'autoconsumo dell'energia prodotta dall'impianto agrivoltaico, immagazzinando l'elettricità generata durante le ore di massima produzione per utilizzarla nei momenti di maggior fabbisogno o quando l'impianto non produce. Questo si traduce in un significativo risparmio economico e in una maggiore indipendenza energetica per l'azienda agricola.
Esempio pratico: progetto agrivoltaico con soluzioni EcoFlow
Per illustrare concretamente le opportunità offerte dal bando agrivoltaico PNRR e l'integrazione con le soluzioni EcoFlow, consideriamo il caso di un'azienda agricola di medie dimensioni (circa 10 ettari) specializzata nella coltivazione di ortaggi in Puglia.
L'azienda decide di installare un impianto agrivoltaico su 2 ettari di terreno, con una potenza complessiva di 500 kW. L'impianto viene progettato con pannelli bifacciali montati su strutture elevate (circa 4 metri da terra), che consentono il passaggio di macchinari agricoli e garantiscono un'adeguata illuminazione alle colture sottostanti. La disposizione dei pannelli è studiata per creare un microclima favorevole, riducendo l'evaporazione dell'acqua e proteggendo le piante nelle ore più calde della giornata.
Il costo totale dell'impianto è stimato in 750.000 euro. Grazie al bando agrivoltaico PNRR, l'azienda può beneficiare di:
Un contributo a fondo perduto del 40%, pari a 300.000 euro
Una tariffa incentivante per l'energia immessa in rete, stimata in circa 50.000 euro all'anno per 20 anni
Per ottimizzare l'utilizzo dell'energia prodotta, l'azienda decide di integrare nel progetto:
Un sistema di accumulo stazionario EcoFlow PowerOcean da 30 kWh, per immagazzinare l'energia prodotta in eccesso durante il giorno
Due power station portatili EcoFlow Delta Pro con capacità espandibile fino a 25 kWh, per alimentare attrezzature mobili e garantire continuità operativa in campo
Questa configurazione permette all'azienda di:
Alimentare un sistema di irrigazione a goccia controllato da sensori di umidità del terreno, ottimizzando l'uso dell'acqua
Fornire energia a una piccola cella frigorifera per lo stoccaggio temporaneo dei prodotti raccolti
Ricaricare veicoli elettrici aziendali utilizzati per gli spostamenti interni
Garantire energia di emergenza in caso di interruzioni della rete elettrica
Con questa soluzione integrata, l'azienda può ridurre i costi energetici di oltre il 90%, con un tempo di ritorno dell'investimento netto (considerando gli incentivi) stimato in circa 5-6 anni. Inoltre, l'attività agricola beneficia di un microclima più favorevole, con minore stress idrico per le colture e potenziale aumento della produttività in determinate stagioni.
Consigli utili per la partecipazione al bando
Per massimizzare le possibilità di successo nella partecipazione al bando agrivoltaico PNRR, consigliamo alle aziende agricole interessate di:
Leggere attentamente il testo integrale del bando e le relative FAQ pubblicate sul sito del GSE. Le specifiche tecniche e i requisiti possono contenere dettagli importanti che potrebbero fare la differenza tra l'approvazione o il rigetto della domanda.
Avviare fin da subito un'analisi preliminare del proprio terreno e delle proprie colture, per valutare la compatibilità con un sistema agrivoltaico. Non tutti i terreni e non tutte le colture sono ugualmente adatti a questo tipo di soluzione.
Consultare esperti del settore per la progettazione dell'impianto agrivoltaico. Un progetto ben concepito deve bilanciare ottimamente la produzione energetica con quella agricola, considerando fattori come l'orientamento dei pannelli, l'altezza delle strutture e la disposizione più adeguata per le specifiche colture.
Preparare con largo anticipo tutta la documentazione necessaria, in particolare le autorizzazioni che potrebbero richiedere tempi lunghi per essere ottenute. Questo include autorizzazioni paesaggistiche, ambientali e connessione alla rete elettrica.
Considerare l'integrazione di sistemi di accumulo come quelli offerti da EcoFlow fin dalla fase di progettazione, per ottimizzare l'autoconsumo dell'energia e massimizzare i benefici economici dell'impianto.
Valutare attentamente il piano economico-finanziario, considerando non solo i ricavi dalla vendita dell'energia, ma anche i potenziali benefici per la produzione agricola e i risparmi sui costi operativi.
Rispettare scrupolosamente le scadenze previste dal bando, sia per la presentazione della domanda che per la realizzazione dell'impianto in caso di approvazione.
Considerare la possibilità di collaborare con altre aziende agricole o cooperative per condividere conoscenze, risorse e potenzialmente creare progetti di maggiore impatto.
Nella nostra esperienza, i progetti agrivoltaici di maggior successo sono quelli che nascono da una visione integrata, dove la componente energetica e quella agricola si supportano reciprocamente, creando un sistema più resiliente e produttivo di quanto sarebbero separatamente.
Conclusione
Il bando agrivoltaico PNRR rappresenta un'opportunità straordinaria per le aziende agricole italiane di investire nella sostenibilità energetica e ambientale, diversificando le proprie fonti di reddito e migliorando la competitività nel lungo periodo. La combinazione di un contributo a fondo perduto e di una tariffa incentivante ventennale crea condizioni particolarmente favorevoli per questi investimenti, che possono trasformare profondamente il modo di fare agricoltura in Italia.
L'agrivoltaico non è semplicemente l'affiancamento di due attività produttive diverse, ma rappresenta un nuovo paradigma di utilizzo del territorio, in cui produzione alimentare ed energetica coesistono in modo sinergico. Questa visione si allinea perfettamente con gli obiettivi europei di transizione ecologica e di contrasto al cambiamento climatico, offrendo al contempo nuove opportunità di sviluppo per le aree rurali.
Le soluzioni EcoFlow, con la loro flessibilità, affidabilità e innovazione tecnologica, rappresentano il partner ideale per le aziende agricole che desiderano intraprendere questo percorso di innovazione. I nostri sistemi di accumulo energetico, dalle power station portatili ai sistemi stazionari di grande capacità, possono essere perfettamente integrati nei progetti agrivoltaici, massimizzando l'efficienza e ampliandone le possibilità di utilizzo.